L’intento è di realizzare qualcosa di unico: coltivare la vite per ottenere uve eccezionali, aggiungendo carattere e raffinatezza con una vinificazione impeccabile. Il sogno di dedicarsi alla viticoltura, la passione per il grande vino, l’amore per la tradizione enologica piemontese sono diventati presto un progetto ambizioso: vinificare prevalentemente nebbiolo e scommettere su questo vitigno unico, antico, eppure capace di proporsi ai nuovi e più esigenti mercati internazionali, senza scendere a compromessi con la nuova enologia – che omologa tutto in nome del vino facile per tutti – ma puntando solo su raffinatezza e personalità.
La cura del particolare
Il lavoro è improntato a regole molto precise, tutto viene seguito e controllato: dal vigneto (potatura, interventi nel verde, diradamenti) alla scelta delle uve destinate a cru, alla conduzione delle fermentazioni e degli affinamenti, ponendo estrema cura ai grandi legni, che sono preferiti alle barrique. Al Barbaresco, nel tempo, si sono affiancati il Nebbiolo delle Langhe e il Barolo, delineando così una selezione di prodotti tutti provenienti dallo stesso vigneto ma vinificati con metodi e cure differenti. Anche nelle etichette si ricerca la distinzione: eleganza e austerità si fondono con l’innovativa idea di contrassegnare i differenti vini con una sequenza numerica.
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